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Estinzione anticipata mutuo Indpap: come fare?

Nel Regolamento per l’assegnazione ed erogazione di mutui ipotecari alle persone iscritte alla Gestione unitaria delle prestazioni di credito e sociali dell’Inps è presente l’articolo 23 chiamato “Estinzione del contratto di mutuo“.

Quest’ultimo contempla che vi sia la possibilità di estinzione anticipata del finanziamento ricevuto attraverso il modello F24.

Vediamo allora più dettagliatamente le caratteristiche del regolamento e come funziona l’estinzione anticipata del mutuo Inpdap.

Estinzione anticipata mutuo Inpdap: come funziona?

L’articolo 23 come appena accennato, prevede che in qualsiasi momento durante il periodo di pagamento del mutuo, il mutuatario possa estinguere in maniera parziale o totale il mutuo. Questo a seconda che egli rimborsi l’intero capitale residuo oppure soltanto una sua parte, pagando in un unica soluzione senza che questo comporti alcuna sanzione.

Nel caso in cui il finanziamento venga rimborsato anticipatamente, la banca (o per i mutui ex Inpdap, l’Inps) non riscuoterà più gli interessi previsti nel caso di scadenza naturale del mutuo prevista nel contratto.

Chi può beneficiare dell’estinzione anticipata?

Coloro che possono beneficiare dell’attuazione dell’articolo 23, sono pensionati e dipendenti pubblici:

  • iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
  • devono aver corrisposto la contribuzione relativa al mutuo da almeno tre anni.

Essendo il mutuo Inpdap una concessione finanziaria volta all’acquisto della prima casa, all’interno del nucleo familiare del richiedente del mutuo non ci devono essere persone che possiedono già un’abitazione di proprietà all’interno del nostro paese. Vi sono delle eccezioni solo in rari casi, ma in realtà sono molto limitati (come per esempio per le quote di proprietà).

Procedura per la richiesta di estinzione anticipata

Per poter estinguere il mutuo anticipatamente, sia che esso sia a tasso fisso sia che esso sia a tasso variabile, bisogna prima di tutto essere a conoscenza di quale sia l’ammontare del capitale residuo ancora da rimborsare.

Per fare ciò bisogna chiedere all’Inps quello che è chiamato “conteggio estintivo“. Questo è un documento che certifica le rate che sono già state pagate ed evidenzia quelle invece ancora da pagare permettendo così di venire a conoscenza dell’esatta cifra da versare per il rimborso anticipato del mutuo. L’Inps (gestione ex Inpdap) rimborserà inoltre al mutuatario richiedente, anche la somma del fondo rischi collegata al periodo di abbreviazione della garanzia.

Sul sito dell’Inps, alla voce “Modulistica” è accessibile un modulo apposito che si chiama “Richiesta anticipata estinzione – Iscritto in servizio, Pensionato” che va compilato per intero ed inviato alla sede territoriale di competenza. La richiesta va realizzata ed inviata online sul sito web inps.it e prevede che il richiedente sia in possesso del PIN, un codice identificativo rilasciato dall’Inps.

Caratteristiche del mutuo: importo, durata e tassi

Il montante accordato dall’Inps Gestione Dipendenti Pubblici (ente che coordina le funzioni ex Inpdap, ente di previdenza sociale soppresso) può raggiungere i 300mila euro. Il piano di rimborso strutturato, va da un minimo di 10 anni ad un massimo di 30 anni.

Per ciò che concerne invece i tassi di interesse vi sono due alternative:

  • tasso fisso al 2,95% per tutta la durata del rimborso;
  • tasso variabile applicato al 3,50% per il primo anno, dunque un tasso corrispondente all’Euribor a 6 mesi accresciuto di 90 punti.