Inps mutui Inpdap cosa sono e chi può richiederli
Con il Decreto Salva Italia, il Governo Monti ha definito la soppressione dell’Inpdap in favore dell’Inps. La manovra, volta a ridurre le spese e ad uniformare la previdenza italiana, ha portato alla creazione della Gestione Dipendenti Pubblici dell’Inps, ufficio che si occupa delle pratiche relative a dipendenti e pensionati ex Inpdap.
La Gestione amministra ed eroga i servizi dedicati agli iscritti ex Inpdap, tra i quali compaiono i mutui Inps Inpdap. Si tratta di finanziamenti agevolati concessi per l’acquisto di unità immobiliari non di lusso da adibire ad abitazione principale, o per la surroga di un mutuo prima casa già in corso. L’importo massimo erogabile è di 300 mila euro (comprese le spese per eventuali pertinenze) e la durata del rimborso può andare da 10 a 30 anni.
Tassi di interesse mutui Inps ex Inpdap
Gli aventi diritto possono scegliere se applicare al mutuo un tasso fisso o variabile. I mutui a tasso fisso, prevedono un tasso agevolato al 2,95%. Mentre per quelli a tasso variabile si avrà un interesse del 3,50% per il primo anno e successivamente un tasso variabile definito sul valore dell’Euribor 6 mesi (calcolato su 360 giorni) maggiorato di 90 punti base. Fa fede il valore del parametro Euribor rilevato il 30 giugno o il 31 dicembre del semestre precedente alla sottoscrizione del mutuo.
Inps mutui Inpdap, chi può ottenerli? La prestazione è riservata agli iscritti in attività di servizio assunti con un contratto di lavoro a tempo indeterminato e ai pensionati iscritti alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali. In quest’ultimo caso è necessaria un’anzianità di iscrizione alla suddetta Gestione di almeno 3 anni.
Inps mutui Inpdap: come richiederli
Oltre ai requisiti sopra indicati, è necessario che l’iscritto e gli altri membri del suo nucleo familiare non possiedano nessun’altra abitazione sita sul territorio nazionale. Fanno tuttavia eccezione particolari ipotesi previste dal Regolamento Mutui Inps, come ad esempio la proprietà di quote immobiliari o di una casa assegnata al coniuge separato.
La domanda, con allegata tutta la documentazione prevista, deve essere inviata per via telematizzata esclusivamente durante le finestre temporali predisposte dall’Istituto, ossia dal 1° al 10 gennaio, dal 1° al 10 maggio e dal 1° al 10 settembre. Le domande che soddisfano tutti i requisiti del regolamento, sono tutte accolte.
Nel caso in cui il budget assegnato alla Direzione Regionale di riferimento per il quadrimestre non sia sufficiente a soddisfare tutte le domande pervenute, ciascun ufficio Provinciale e Territoriale si occupa di formare una graduatoria sulla base dei criteri previsti dal Regolamento. Le domande con documentazione incompleta verranno rigettate.