Mutuo Inpdap 2023 a condizioni agevolate per acquisto casa
Il Decreto Salva Italia (D.L. 201/11) varato dal Governo Monti ha definito l’accorpamento dell’Inpdap all’Inps. Da gennaio 2012 tutte le pratiche relative a pensionati e dipendenti del settore pubblico sono infatti di competenza della Gestione Dipendenti Pubblici Inps, un ufficio creato appositamente per amministrare ed erogare le prestazioni dedicate agli iscritti ex Inpdap.
Tra i servizi di pertinenza della Gestione Dipendenti Pubblici (nota anche come Gestione ex Inpdap) troviamo i mutui Inpdap, finanziamenti a condizioni agevolate concessi per l’acquisto di unità immobiliari non di lusso da adibire ad abitazione principale, oppure per la surroga di un mutuo prima casa sottoscritto con un istituto di credito.
In quest’ultimo caso, l’iscritto ex Inpdap ha la possibilità di trasferire il mutuo dalla banca originaria ad un altro istituto. La banca subentrante si accolla il debito del cliente che ha la possibilità di modificare le condizioni di rimborso, come tasso di interesse, spread, durata del finanziamento e frequenza delle rate.
Surroga Mutui INPDAP 2023: le ultime novità
L’unico vincolo della surroga mutuo è costituito dall’importo finanziabile, che deve obbligatoriamente corrispondere al debito residuo con la banca originaria. Non è quindi possibile ottenere nuova liquidità.
Per quanto riguarda i costi, il decreto Bersani del 2007 ha stabilito che la surroga del mutuo Inpdap è una pratica completamente gratuita per il cliente. È necessario precisare che la surroga comporta non solo il trasferimento del mutuo, ma anche quello della relativa ipoteca e dell’assicurazione a garanzia del finanziamento.
Chi può ottenere un mutuo Inpdap?
Chi sono i beneficiari dei mutui Inpdap? La prestazione è riservata agli iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici in attività di servizio e ai pensionati iscritti da almeno un anno alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali. Per i lavoratori dipendenti è richiesta la presenza di un contratto a tempo indeterminato.
Mutui INPDAP 2023: le caratteristiche ed i requisiti per richiederli
Oltre ai requisiti sopraindicati, è necessario che il richiedente e gli altri membri del suo nucleo familiare non risultino proprietari di nessun altra abitazione sita sul territorio nazionale. Fanno tuttavia eccezione alcune particolari ipotesi previste dal Regolamento Mutui Inps. Tra queste ricordiamo il possesso di quote immobiliari e di un abitazione assegnata al coniuge separato.
In base a quanto stabilito dal nuovo Regolamento Mutui Inpdap, approvato dall’Inps il 24 luglio 2015 con la determinazione presidenziale n. 79, è possibile ottenere finanziamenti anche per finalità diverse dall’acquisto della prima casa.
Dal 2015 sono infatti state introdotte altre due finalità. Dipendente e pensionati iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali possono quindi richiedere un mutuo per:
- opere di ristrutturazione, manutenzione, trasformazione o adattamento dell’unica casa di proprietà;
- acquisto o costruzione di un posto auto o di un box auto, da usare come pertinenza della casa di proprietà distante non oltre 500 metri dalla stessa.
Importi massimi erogabili: erogazione del capitale
In ogni caso l’importo massimo erogabile è di 300 mila euro e il periodo di rimborso può durare 10, 15, 20, 25 o 30 anni. Tuttavia è necessario precisare che la somma massima finanziabile si riduce a 150 mila euro in caso di mutui per ristrutturazione, manutenzione, ecc.
Per i mutui ipotecari per acquisto o costruzione di un box o posto auto invece la somma massima erogabile è fissata a 75 mila euro. In ogni caso, il tasso di interesse può essere sia fisso che variabile.
Trattandosi di finanziamenti concessi direttamente dall’Inps, i tassi applicati ai mutui ipotecari sono stabiliti dall’ente previdenziale. A maggio 2017 l’Istituto ha scelto di aggiornare i tassi applicati ai mutui, con la determinazione presidenziale n. 89.
A partire da settembre 2017 quanti richiedono un mutuo Inpdap a tasso fisso si vedranno applicare un interesse definito in base al metodo loan to value (LTV). In altre parole, il tasso varia a seconda del rapporto tra mutuo e valore dell’immobile ipotecato.
I nuovi tassi fissi del 2023 sono riportati nella seguente tabella.
TAN in funzione della percentuale di intervento (LTV) | |||
Durata (fino a) | <= 50% | 50% – 80% | > 80% |
10 anni | 1,15% | 1,33% | 1,73% |
15 anni | 1,51% | 1,69% | 2,20% |
20 anni | 1,65% | 1,83% | 2,38% |
25 anni | 1,97% | 2,03% | 2,65% |
30 anni | 1,97% | 2,03% | 2,65% |
Chi invece sottoscrive un mutuo a tasso variabile avrà un interesse definito in base al valore dell’Euribor a 6 mesi, maggiorato di 200 punti base. Fa fede il valore del parametro rilevato il 30 giugno o il 31 dicembre del semestre precedente e applicato al capitale ancora dovuto.
Rimborso delle rate e invio della domanda: come fare
Il rimborso delle rate deve avvenire tramite MAV precompilati. Per ottenere i MAV, gli iscritti in possesso di Pin “dispositivo” devono accedere all’area riservata del portale ufficiale dell’Inps tramite il seguente percorso: Home – Servizi Online – Portale dei Pagamenti – Mutui Gestione Dipendenti pubblici.
Chi non è in possesso del Pin “dispositivo” può richiedere il codice presso una qualunque sede Inps ex Inpdap, oppure convertire il codice pin “on line” in “dispositivo” tramite la procedura telematica “Converti Pin” attiva sul sito dell’Inps.
La domanda, corredata di tutta la documentazione prevista, deve essere inviata per via telematica dal 1° al 10 gennaio, dal 1° al 10 maggio e dal 1° al 10 settembre. Tutte le domande che soddisfano i requisiti imposti dal Regolamento, sono accolte.
Se il budget assegnato alla Direzione Regionale non sarà sufficiente a soddisfare tutte le domande pervenute, ciascun Ufficio si occuperà di formare una graduatoria. Le domande con documentazione incompleta verranno rigettate.
Presentazione Domanda
Nel caso in cui fossero presenti e disponibili dei fondi può essere concesso il mutuo anche agli iscritti che presentano domanda essendo già proprietari di un immobile.
Ipotesi che però è prevista solo a quanti sono proprietari di una casa sita ad almeno 150 km di distanza dall’immobile per cui si richiede il mutuo. La casa di proprietà deve inoltre essere ubicata in un Comune diverso da quello di residenza. Questo vale anche se il proprietario dell’immobile è un altro componente del nucleo familiare dell’iscritto.
Per la presentazione della domanda il dipendente pubblico deve ovviamente avere un contratto a tempo indeterminato e deve essere iscritto alle Casse previdenziali o presso altri Enti a fini previdenziali e al ‘Fondo credito Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie’.
Il Pensionato pubblico invece deve solo essere iscritto alla ‘Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie’ da almeno un anno.
Per poter richiedere il mutuo Inpdap si devono seguire le indicazioni del modulo dedicato e redigere una domanda corredata da tutta la documentazione prevista dall’INPS.
Ricordiamo che le comunicazioni dell’INPS vengono sempre inviate all’iscritto tramite l’indirizzo email indicato nella domanda per il mutuo.
Come richiedere un mutuo inpdap per acquisto prima casa
Per richiedere un mutuo INPDAP per l’acquisto della prima casa bisogna rispettare tutti i paletti visti precedentemente.
Il mutuatario riceve tali moduli direttamente a casa, da ricordare inoltre che è obbligatorio nell’eventualità di acquisto della casa stabilirvi la residenza per almeno 5 anni.
Il beneficiario del mutuo dipendente, ex dipendente o pensionato della pubblica amministrazione non deve ovviamente essere proprietario di un altro immobile nel raggio di 150 km da dove si acquista la nuova casa.
La Surroga del mutuo per acquisto casa
Se un pensionato o un dipendente pubblico o statale iscritto alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali ha già un mutuo con una banca ma vuole effettuare il passaggio al mutuo INPS ex INPDAP può farlo se rispetta tutti i requisiti a seconda delle differenti casistiche del mutuo per acquisto della prima casa, o per la ristrutturazione.
Per la portabilità del mutuo con altro Istituto per l’acquisto della prima casa si faccia riferimento anche alla surroga del mutuo Inpdap (vista nei paragrafi inziali).
Ricordiamo che il fatto di essere iscritto alla Gestione Creditizia e di aver versato i contributi rappresenta una garanzia per la restituzione del capitale erogato durante il finanziamento.
Rinegoziazione del Mutuo
Rinegoziare il mutuo significa che il mutuatario (dipendente o pensionato pubblico) che ha ricevuto il mutuo ha la possibilità di ricontrattare le condizioni del finanziamento con il mutuante, cioè con l’ente che ha erogato il finanziamento che in questo caso è la Gestione ex INPDAP dell’INPS.
E’ necessario essere iscritti alla Gestione delle prestazioni creditizie sociali ed aver versato i contributi previdenziali all’ente che ha erogato il finanziamento. L’importo massimo ottenibile con il mutuo dipende dalla finalità per cui viene richiesto il finanziamento.