Mutui Inps ex Inpdap, come funziona
Sei alla ricerca di un finanziamento a tasso agevolato ma non sai quale scegliere? Gli iscritti della Gestione Dipendenti Pubblici possono ottenere fino a 300mila euro a condizioni competitive. Scopriamo quindi come funzionano i mutui Inpdap Inps 2016, passando in rassegna tutte le ultime novità.
Cominciamo con lo specificare che il regolamento relativo a queste linee di credito è stato aggiornato nella seconda metà del 2015 e ciò ha condotto a una modifica delle finalità d’acquisto ammesse e soprattutto i tassi di interesse applicati.
I beneficiari dei mutui Inpdap Inps 2016 sono gli iscritti, per un periodo corrispondente di almeno un anno, alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Le richieste possono essere inoltrate sia da parte dei dipendenti, purché dispongano di un contratto a tempo indeterminato, e pensionati.
L’invio della domanda di finanziamento deve realizzarsi all’interno di specifici periodi dell’anno: i primi dieci giorni di gennaio, maggio o settembre. L’utente dovrà utilizzare i servizi online del portale ufficiale Inps (inps.it), per i quali è indispensabile disporre del PIN (codice di identificazione personale).
Regolamento mutui Inpdap Inps, finalità di spesa
E passiamo quindi alle più importanti novità: gli importi e le relative finalità di spesa. Abbiamo tre categorie di interventi:
- l’acquisto della prima casa (che non deve risultare dal punto di vista catastale come abitazione di lusso). Per questo è stanziato un massimo di 300mila euro;
- la seconda tipologia di finalità è costituita dai lavori di manutenzione, ampliamento, trasformazione o ristrutturazione. In questo caso la somma massima accordata è di 150mila euro e in ogni caso non può eccedere il 40% del valore dell’abitazione;
- è ammessa anche la costruzione del box o posto auto. Questo deve risultare una pertinenza dell’abitazione dell’iscritto. L’importo massimo è pari a 75mila euro.
Mutui Inpdap Inps 2016: i nuovi tassi di interesse
In merito invece ai tassi di interesse, vi sono due soluzioni:
- il mutuo a tasso fisso prevede l’applicazione del 2,95%;
- nel caso invece di mutuo a tasso variabile il beneficiario del finanziamento dovrà sostenere l’Euribor a 6 mesi, computato su 360 giorni, maggiorato di 200 punti base.
Il piano di ammortamento è alla francese ed è composto da rate semestrali. Per quanto attiene invece alla durata, abbiamo un periodo variabile da 10 a 30 anni. Se il mutuatario ha oltre 65 anni, la durata non può eccedere i 15 anni.
Le domande corrette e che rispondono a tutti i requisiti saranno accolte, sempre che la disponibilità della Direzione regionale competente sia adeguata. In caso alternativo verrà prodotta una graduatoria che determina l’accesso al credito.