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Mutui Inps 2015 regolamento: ecco quanto e come ottenere liquidità

Mutui Inps 2016: ipotecari in testa

L’Inps svolge da qualche anno anche la funzione di istituto di credito, grazie all’offerta, molto abbondante, di mutui e di finanziamenti. Una funzione, però, che non è mai scontata e che è suscettibile a conferme o modifiche con una cadenza annuale. Fortunatamente, di recente è stata confermata per il 2016 l’offerta di mutui ipotecari. Come di consueto, sono tutti diretti ai dipendenti a tempo indeterminati e ai pensionati iscritti (da almeno un anno) alla Gestione Unitaria per le prestazioni creditizie sociali.

I finanziamenti impongono il possesso di alcuni requisiti, come disposto da mutui Inps 2015 regolamento. In primo luogo, né i richiedenti né i familiari presenti nello stato di famiglia possono essere proprietari di immobili ad uso non commerciale entro i confini nazionali.

Con alcune eccezioni, come il possesso di quote di abitazioni oppure l’intenzione, espressa nero su bianco, di costituire un nucleo familiare indipendente a seguito dell’acquisto dell’immobile con il mutuo ipotecario.

Regolamento Mutui Inps: le caratteristiche

I mutui proposti dall’Inps non sfigurano rispetto a quelli offerti dalle banche vere e proprie. Dal punto di vista di mutui Inps 2015 regolamento, rileviamo infatti che l’importo massimo finanziabile è di 300.000 euro, se lo si richiede per l’acquisto, mentre se la causale è la ristrutturazione la somma coincide con il 40% del valore dell’immobile. Quest’ultimo dev’essere stabilito da una perizia realizzata ad hoc. Anche in questo caso, però, è disposto un tetto massimo: 150.000 euro.

Anche per quanto riguarda i tassi contemplati da mutui Inps 2015 regolamento, abbiamo un impianto molto sobrio. Il tasso fisso equivale al 2,95%. Per il tasso variabile si parla, di contro, di un Euribor calcolato a un anno, al quale vanno aggiunti 200 punti base. Le rilevazioni avvengono ogni sei mesi.

Il periodo di rimborso è assai variabile e va da un minimo di 10 a un massimo di 30 anni. Fanno eccezione però i richiedenti con un’età superiore ai 65 anni (al momento della richiesta): per la durata del rimborso può essere di 10 o 15 anni.

Regolamento mutui Inps ex Inpdap: richiesta di finanziamento

I richiedenti devono inoltrare la domanda di finanziamento (e la relativa documentazione) all’Inps, ma solo in via telematica, in tre lassi di tempo precisi: dal 1° al 10 gennaio, dal 1° al 10 maggio e dal 1° al 10 settembre. Il mezzo da utilizzare è costituito dai servizi online del portale Inps (inps.it), per i quali è necessario il possesso del Pin (codice segreto di identificazione rilasciato dall’Istituto).

Oltre ai mutui ipotecari, l’Inps propone anche una serie di prestiti (finalizzati e non). Alcuni di questi quindi possono essere fruiti anche senza dichiarare la loro finalità. Ovviamente, si tratta di finanziamenti di piccola entità, almeno rispetto a quella dei mutui. L’offerta comprende: il Piccolo Prestito, il Piccolo Prestito Gestione Magistrale, il Prestito Pluriennale Diretto e il Prestito Pluriennale Garantito.

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