Mutuo Inpdap tasso fisso 2015: a chi si rivolge
Dipendenti e pensionati pubblici possono contare su un requisito cruciale per l’accesso al credito: un costante e sicuro assegno mensile. Condizione che rende questo pubblico un target ideale per prestiti di piccola entità e persino mutui ipotecari per l’acquisto dell’abitazione principale. Ed è proprio con questa finalità che è stato introdotto il mutuo Inpdap, prodotto attualmente erogato dall’Inps che consente di conseguire sino a 300mila euro con piano di ammortamento fino a 30 anni. Vediamone in dettaglio le caratteristiche e soprattutto i nuovi tassi applicati dal luglio 2015.
Il mutuo ex Inpdap Inps è un prodotto finanziario rivolto agli iscritti della Gestione Pubblica in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, e ai pensionati afferenti alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali.
Mutuo Inpdap tasso fisso e variabile: i requisiti
Come accennato, le erogazioni non possono eccedere la soglia dei 300mila euro, mentre il processo di rimborso varia da 10 a 30 anni. Essendo un finanziamento volto all’acquisto della prima casa, vi sono specifici requisiti da soddisfare: il beneficiario non può essere in possesso di un’altra casa in Italia, fatte alcune limitate eccezioni, quale, ad esempio, la proprietà di quote.
Il processo di richiesta deve realizzarsi all’interno di specifiche finestre temporali: dal 1° al 10 gennaio, dal 1° al 10 maggio e dal 1° al 10 settembre. La domanda è inoltrata in forma telematica attraverso la sezione “Servizi on line” del portale Inps (inps.it). Per completare la procedura di richiesta è necessario disporre di un codice personale di accesso, il cosiddetto PIN Inps.
Mutuo Inpdap tasso fisso e variabile: gli aggiornamenti 2015
Dal luglio 2015 il mutuo Inpdap tasso fisso è stato modificato. Vediamo quindi quali sono i nuovi tassi di interesse applicati. Il cliente ha a disposizione due soluzioni, tasso fisso o variabile.
Nella prima eventualità abbiamo l’applicazione di un tasso del 2,95%, che rimane costante per tutto il periodo di rimborso. La prospettiva ideale per chi non vuole correre rischi e affrontare una rata ritenuta sostenibile nel lungo periodo (resta comunque valida la possibilità della surroga).
Con il tasso variabile, invece, abbiamo l’applicazione del 3,50% per quanto riguarda le prime 12 mensilità, mentre poi scatta il tasso variabile legato all’Euribor a 6 mesi, maggiorato di 90 punti base. Il cliente andrà a pagare le rate mediante Mav precompilati.
Il mutuo Inpdap è solo una delle linee di credito destinate agli ex iscritti Inpdap, si va dal Piccolo prestito ai Prestiti pluriennali, che possono essere diretti, ossia erogati dall’Inps, oppure garantiti (forniti da banche e finanziarie convenzionate Inps).