Mutuo ipotecario Inpdap prima casa: di cosa si tratta
La condizione prima per la costituzione di un proprio nucleo familiare è l’abitazione principale, finalità principe nel mercato mutui. Se l’aspirante proprietario è un dipendente pubblico può contare su una specifica linea di credito destinata all’acquisto della prima casa, il mutuo ipotecario Inpdap.
In realtà l’Inpdap non esiste più e le sue funzioni sono state trasferite all’Inps, che ha istituito la Gestione Dipendenti Pubblici. Ed è proprio l’Inps a fornire il mutuo ipotecario ex Inpdap, un prodotto che consente di ottenere fino a 300mila euro da restituire in un periodo che varia da 10 a 30 anni.
I beneficiari sono i dipendenti pubblici che dispongono di un contratto a tempo indeterminato, ma anche pensionati afferenti alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali.
Mutuo Inpdap: come richiederlo
L’invio della richiesta di mutuo deve verificarsi all’interno di specifici periodi stabiliti dall’Inps: dal 1° al 10 gennaio, dal 1° al 10 maggio e dal 1° al 10 settembre. La domanda deve essere inoltrata via Web grazie ai Servizi online del portale Inps (inps.it), in particolare l’utente dovrà essere in possesso di un codice segreto di identificazione personale (PIN), in assenza del quale non è possibile procedere nella richiesta di finanziamento.
Ogni domanda di mutuo va corredata da un’articolata documentazione, aspetto determinante per l’approvazione della richiesta. La disponibilità economica in rapporto alla quale sono forniti i mutui è decisa dalla Direzione Regionale competente.
Qualora le domande dovessero superare il plafond stanziato, spetterà all’Ufficio Provinciale e Territoriale stilare una graduatoria, secondo i parametri ritenuti pertinenti dall’ente previdenziale.
Essendo un mutuo destinato all’acquisto della prima casa, il beneficiario non può essere proprietario di altra abitazione in Italia. Vi sono delle eccezioni a questa norma generale, ma solo limitate a casi particolari, quali, ad esempio, il possesso di quote o abitazione assegnata al coniuge separato.
Mutuo ipotecario Inps Inpdap: i tassi
Per quanto riguarda invece il tasso di interesse, vi sono due soluzioni, fisso o variabile. Nella prima eventualità è prevista l’applicazione del 2,95% per tutto il periodo di rimborso. Con il tasso variabile abbiamo il 3,50% limitatamente al primo anno, mentre, a partire dalla terza rata, è previsto un tasso variabile legato all’indice Euribor a 6 mesi.
Le rate sono corrisposte dal cliente mediante Mav precompilati, che possono essere anche visualizzati e stampati grazie ai Servizi online del portale Inps (indispensabile il Pin dispositivo).
Per maggiori informazioni vi invitiamo a contattare la sede Inps più vicina a voi oppure a chiamare il numero verde dell’istituto previdenziale 803164 (gratuito da telefono fisso, attivo lunedì-venerdì 8.00-20.00 e il sabato dalle 8.00 alle 14.00).