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Pignoramento immobiliare, come difendersi

Pignoramento immobiliare 2016: niente è cambiato

Con l’inasprirsi della crisi economica è emerso un tema molto importante: la difficoltà a riscuotere i crediti. Una situazione che va a danno sia del creditore – ostacolato nel recupero dell’investimento – sia del debitore, che deve spesso subire l’onta del pignoramento immobiliare.

Non è un caso che, in questo contesto, si sia registrato un aumento dei pignoramenti piuttosto consistente, intorno al 22%.

Tale tendenza potrà essere invertita solo a seguito di un miglioramento del panorama economico, ma il margine di manovra per i debitori è comunque elevato. In parole povere, possono difendersi con strumenti legali di semplice attuazione ed evitare così il pignoramento.

Va inoltre ricordato che alcuni beni sono impignorabili. Di base, sono esclusi dalla lista tutti quei beni non scambiabili, come il diritto d’abitazione, la servitù e le locazioni. Per bene immobiliare, poi, si intendono tutti quei beni che oltre a essere commerciabili sono anche “ancorati” al suolo: abitazioni (ovviamente), garage, terreni, edifici di vara natura etc., mentre da due anni a questa parte la prima casa non è più pignorabile.

Una speranza per il debitore è data dalla lungaggine della procedura. In effetti, prima che il pignoramento immobiliare venga eseguito, devono verificarsi alcuni passaggi. Innanzitutto, deve essere emessa la sentenza del giudice che concede al creditore la possibilità di pignorare.

Deve essere redatto e recapitato un decreto ingiuntivo e il precetto. Tra questi ultimi documenti e l’esecuzione vera e propria, poi, devono passare dieci giorni (a meno che non ci sia il rischio di vendita immediata da parte del debitore).

Pignoramento immobiliare procedura: gli strumenti di difesa

La normativa porge il fianco alle necessità del “pignorando” e, in qualche maniera, gli viene incontro. La strategia più efficace ha molto a che fare con la delazione.

L’obiettivo è quello di allungare la procedure, in modo da rintracciare una falla nell’impianto accusatorio del creditorio o di prendere tempo e utilizzarlo al fine di racimolare il denaro sufficiente a estinguere il debito.

Pignoramento immobiliare rateizzazione

La tattica preferita degli avvocati è contestare, di fronte al giudice, la somma ingiunta o denunciare dei vizi formali una volta ricevuto l’atto di citazione. Un altro metodo, complementare al minimo o tutt’al più consequenziale, consiste nella richiesta di rateizzazione.

Anche dopo che il pignoramento immobiliare è stato predisposto, infatti, è possibile scegliere di saldare il proprio debito, a patto che a questo vengano aggiunte le spese di esecuzione. Il debitore ha la facoltà di diluire il pagamento nei diciotto mesi successivi all’accoglimento della richiesta, sotto forma di rate mensili.

Sullo sfondo, il carico di lavoro assegnato al creditore che è solo deputato a verificare le somme e ha inoltrare la richiesta di pignoramento.