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Tassi ai minimi: come sono andate le cose nei primi tre mesi dell’anno

Per quanto riguarda i tassi ai minimi e la situazione del mercato immobiliare nei primi tre mesi dell’anno è bene fare riferimento a Bussola-Mutui, un’indagine condotta dalla Crif e dal portale mutui supermarket.it.

Mutui e tassi: come è andato l’inizio del 2016

L’indagine Bussola-Mutui ha fotografato la situazione dei primi tre mesi del 2016 analizzando non solo i tassi ai minimi, ma anche il numero di richieste di accesso ai mutui, che sono risultate superiori del 31% rispetto al medesimo periodo del 2015.

Questo quadro è frutto della politica monetaria della BCE e del Quantitative Easing, messo in atto ai fini di favorire la ripresa.

Tassi d’interesse: come è la situazione?

Come già ricordato, tra i principali dati che si possono estrapolare dall’ultima Bussola-Mutui è possibile citare i tassi ai minimi. La politica monetaria della BCE ha avuto effetti sia sui mutui a tasso fisso, con un Irs a 20 anni di poco superiore all’1%, sia su quelli a tasso variabile, come dimostra il fatto che l’Euribor 3 mesi si assesta su valori negativi corrispondenti a circa – 0,25%.

A questa situazione va associata una politica commerciale sempre più aggressiva che vede protagonisti gli istituti di credito, sempre più impegnati a proporre promozioni periodiche con l’obiettivo di attirare clienti.

Euribor negativo: quale impatto sulle rate

Discutere di tassi ai minimi significa considerare sia i risultati della Bussola-Mutui, sia gli approfondimenti relativi agli effetti dell’Euribor negativo – uno status quo  che ha colto alla sprovvista tutti gli istituti di credito – sulle rate mensili dei mutui.

C’è chi ha parlato di sottrazione dallo spread fissato nel piano del valore negativo dell’Euribor. Siccome come già specificato gli istituti di credito non si aspettavano questa situazione è difficile capire con precisione cosa faranno, anche se c’è già chi inquadra come improbabile un’attenzione alla lettera alle regole e la conseguente applicazione di un tasso inferiore allo spread previsto dal contratto.

Prezzi in calo: – 3,6% nel primo trimestre 2016

Non di soli tassi ai minimi si parla nella Bussola-Mutui, ma anche dei prezzi degli immobili in calo, fattore che rende ancora più favorevole la scelta di un mutuo finalizzato all’acquisto della prima o della seconda casa.

Per dare qualche numero in merito, possiamo ricordare che i prezzi delle unità immobiliari, considerando il confronto con i primi tre mesi del 2015, sono calati del 3,6% nei primi tre mesi del 2016 (alla fine del 2015 è stato possibile inquadrare una contrazione complessiva pari al 2,4%). A confermare la cosa arrivano anche i dati dell’Agenzia delle Entrate.

Dopo un 2015 caratterizzato da una crescita importante del flusso di mutui erogati ora stiamo assistendo a un consolidamento della ripresa. In tutto questo è essenziale monitorare le contromisure delle banche, che non stanno certamente a guardare davanti alla politica della BCE che determina una perdita di redditività per gli istituti di credito.