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Come detrarre gli interessi del mutuo Inpdap?

I richiedenti di un mutuo hanno la possibilità di godere di alcune agevolazioni per quanto riguarda gli interessi.

Al momento della sottoscrizione bisogna capire quali siano i modi per poter andare a detrarre gli interessi del mutuo Inpdap.

Ci sono delle cifre minime che bisogna rispettare al momento della richiesta della detrazione: infatti è possibile scaricare il 19% di quanto pagato ogni anno, per una cifra che non vada a superare i 4.000€.

Entrambe le detrazioni possono essere inserite:

  • nel modello 730, per i dipendenti;
  • nel modello Unico che vale per chi possiede la partita IVA.

Questo è il modo per chiedere la detrazione del finanziamento, anche se ci sono dei requisiti da rispettare, pena l’annullamento della richiesta di detrazione.

Infatti i mutui Inpdap devono riguardare un tipo di bene acquistato, altrimenti si rischia di non poter detrarre i costi in sede di dichiarazione di redditi.

Detrarre gli interessi del mutuo Inpdap: i requisiti

Ma quali sono i requisiti ideali per poter detrarre gli interessi dal mutuo Inpdap? Innanzitutto bisogna specificare che solo i dipendenti pubblici possono accedere a questo tipo di finanziamento, un mutuo in grado di riservare moltissimi vantaggi soprattutto per quanto riguarda i tassi.

Per poter detrarre gli interessi, il locale acquistato deve essere l’abitazione principale del firmatario del mutuo, oppure correlato ad un familiare stretto.

Se il locale acquistato con il mutuo è un box auto, le condizioni devono essere riviste. Inoltre la detrazione non deve superare i sei mesi di acquisto: il tempo però spesso non viene considerato e varia in base al tipo di richiesta.

Si può richiedere anche la detrazione delle spese accessorie della richiesta del mutuo: tutto quello che è riconducibile all’accensione del mutuo può rientrare nella detrazione, a patto che non superi la soglia dei 4.000 euro previsti dalla legge.

Come muoversi in caso di ristrutturazione

Come già detto, per poter andare a richiedere la detrazione degli interessi del mutuo Inpdap bisogna acquistare un’immobile che venga adibito a prima abitazione e che appartenga al richiedente del mutuo.

E cosa succede in caso di ristrutturazione sempre per la casa che poi diventerà il primo luogo di residenza? Sarà possibile chiedere una detrazione?

Anche in questo caso il richiedente può decidere di detrarre le spese, ma rispettando un limite di tempo: infatti il finanziamento deve essere ufficializzato e firmato sei mesi prima dell’inizio dei lavori di ristrutturazione o entro i 18 mesi successivi alla data ufficiale dell’avvio della ristrutturazione.

Si possono anche perdere i diritti alle agevolazioni fiscali nel caso in cui il locale, al termine dei lavori, non venga adibito ad abitazione principale nel giro di un anno dal termine dei lavori.

Dunque, se dopo aver fatto la richiesta e nel giro di un anno il locale ristrutturato non è stato adibito a prima casa, si rischia di essere esclusi dalle detrazioni fiscali.