Home » News » Mutuo Inpdap per Pensionati 2017: tassi e interessi vantaggiosi

 

Mutuo Inpdap per Pensionati 2017: tassi e interessi vantaggiosi

Ai dipendenti ed ai pensionati del settore sia pubblico che statale, iscritti alla gestione ex Inpdap dell’Inps, è data la possibilità di poter firmare con l’ente un mutuo ipotecario edilizio.

Caratteristiche mutuo Inps

Dall’inizio del 2012 l’ente chiamato Inpdap non esiste più in quanto è stato accorpato all’Inps. Quest’ultimo ne ha preso quindi in carico, tutte le competenze e le funzioni.

Si parla quindi di mutuo Inpdap per designare il mutuo che viene erogato dall’Inps a tutti coloro che sono iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici.

Chi può richiedere il mutuo Inpdap?

Coloro che possono effettuare la domanda per la richiesta di un mutuo ex Inpdap sono i lavoratori dipendenti sia statali che pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

  • gli iscritti da almeno un anno;
  • che hanno un contratto lavorativo che sia a tempo indeterminato e che siano in attività di servizio;
  • possono richiederlo anche i pensionati sia statali che pubblici anch’essi iscritti alla gestione sopracitata.

Quali sono i requisiti per l’immobile?

Il mutuo può essere chiesto solo in merito all’acquisto di un appartamento che sia designato come prima casa, dove l’iscritto ed il suo nucleo familiare avranno la loro residenza.

  • L’appartamento in acquisto deve essere in territorio italiano e deve essere libero e disponibile;
  • l’iscritto ed i componenti del suo nucleo familiare non devono possedere nessun’altra abitazione di proprietà in Italia.

 La durata del mutuo Inpdap per pensionati 2017

Il mutuo ha una durata variabile, in quanto varia a seconda dell’età del pensionato o del dipendente richiedente.

  • Il richiedente entro i 65 anni di età, può accedere ad un mutuo che varia dai 10 ai 30 anni.
  • Quelli con età superiore o uguale ai 65 anni, la durata prevista è tra i 10 o 15 anni.

La restituzione del mutuo

Il rimborso del debito avviene attraverso il pagamento di rate semestrali che comprendono sia la quota d’interessi che la quota capitale.

C’è infine da ricordare che il mutuo ex INPDAP è un mutuo ipotecario edilizio, per cui, come indica già il nome, esso prevede che venga registrata un’ipoteca di primo grado sulla casa da acquistare o già acquistata oppure sulla zona sulla quale verrà costruita l’abitazione. L’ipoteca ricopre il ruolo di garanzia per la riconsegna del capitale acquisito con il mutuo.

I tipi di mutuo che vengono erogati

Il mutuo ipotecario edilizio concesso dall’Inps può essere richiesto per sovvenzionare le seguenti spese:

  • mutuo prima casa
  • costruzione
  • acquisto
  • estensione su terreno di proprietà
  • di assegnazione da cooperativa

L’importo massimo ricavabile

Per quanto riguarda la ristrutturazione, la manutenzione, l’ampliamento o la trasformazione della prima casa, l’entità del mutuo non può superare il 40% del valore della proprietà. Il valore di quest’ultima viene stimato attraverso una perizia dei tecnici dell’INPS.

Nel caso di assegnazione da cooperativa, l’importo massimo che si può ottenere dal mutuo Inpdap è di 300.000 euro.

Il limite massimo per lavori di ristrutturazione e manutenzione è di 150.000 euro. Per quanto concerne l’acquisto o la costruzione di un posto auto o di un garage la massima somma ottenibile è di è di 75.000 euro; esso deve essere pertinente all’alloggio per cui non deve superare i 500 metri di distanza dall’abitazione.

Tassi di interesse vantaggiosi: tasso fisso o variabile

Per ciò che riguarda il tasso d’interesse, coloro che richiedono il mutuo possono scegliere se fare richiesta di un mutuo a tasso fisso oppure di un mutuo a tasso variabile.

Dal 2017 i tassi d’interesse previsti sono:

  • 2,95% per il mutuo a tasso fisso;
  • il mutuo a tasso variabile è pari all’Euribor a 6 mesi con calcolo determinato su 360 giorni e maggiorato di 200 punti base. La rilevazione viene fatta in data 30 giugno oppure in data 31 dicembre del semestre precedente.

Le altre spese a carico del richiedente

Oltre al tasso d’interesse il richiedente ha altri oneri ed altre spese a suo carico come:

  • le spese di amministrazione  trattenute anticipatamente che sono pari allo 0,5% della somma richiesta;
  • spese notarili;
  • sottoscrizione polizza di assicurazione obbligatoria.